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Gestiamo, riorganizziamo e ottimizziamo
il Centro di Trattamento Rifiuti di Brissogne

IL PROGETTO ENVAL PERMETTE ALLA REGIONE VALLE D’AOSTA DI ESSERE TOTALMENTE AUTONOMA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI PER I PROSSIMI 17 ANNI
Quanto più la raccolta differenziata è buona, grazie alla corretta separazione dei rifiuti da parte di chi li produce, tanto più il trattamento successivo, che compete a Enval, è efficace per il loro recupero.
Rilevante è il recupero del biogas prodotto dai rifiuti posti in discarica, che viene trasformato in energia e calore.
Il sistema impiantistico risponde a elevati standard di efficienza e di tutela dell’ambiente.

EnVal ha sviluppato e avviato un progetto in linea con gli standard dell’Economia Circolare che garantisce alla Regione Valle d’Aosta la totale autonomia nella gestione dei rifiuti urbani per i prossimi 17 anni, attraverso lo sviluppo di un nuovo Impianto di trattamento di Rifiuti e una serie di interventi, implementazioni e processi di riorganizzazione della Discarica di Aosta.

Il progetto di riorganizzazione del Centro di Brissogne ha portato in dotazione una linea di pretrattamento meccanico biologico del rifiuto indifferenziato in cui è prevista la separazione della frazione secca da quella umida che successivamente viene stabilizzata. In discarica vengono smaltite soltanto le frazioni residuali, completamente inertizzate e non più in grado di produrre biogas e percolati. La linea di selezione meccanica – manuale dei rifiuti differenziati consente di rendere conformi agli standard dei Consorzi di Corepla, Coripet, Comieco, Ricrea e Cial i rifiuti costituiti dagli imballaggi a base plastica e cellulosa raccolti nella Regione favorendo la massimizzazione del riciclo delle frazioni valorizzabili, ovvero di quei rifiuti che possono essere trattati e reinseriti nel mercato di riferimento oppure riutilizzati.

EnVal, sulla strada della sostenibilità.

EnVal opera secondo gli standard e i valori dell’Economia Circolare, con la cui definizione si intende un modello che coinvolge una serie di operazioni e processi che permettono a un sistema di potersi rigenerare, ricondizionarsi e ripararsi, estendendo il proprio ciclo di vita e in tal modo garantendo sostenibilità socio-ambientale.

L’Economia Circolare coinvolge flussi diversi: quelli biologici che possono essere reintegrati nella biosfera e i flussi tecnici che invece necessitano di un processo di rivalorizzazione senza però entrare nella biosfera.

EnVal opera coerentemente a tale principio destinando anzitutto i rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata a trattamenti presso impianti di aziende terze, finalizzati alla produzione di compost destinato al settore agricolo. In questo modo è possibile reinserire nella biosfera sostanze strutturanti e nutrienti atte a difenderla dall’impoverimento del suolo e dal pericolo della desertificazione.

EnVal massimizza inoltre: i processi di separazione di materiali tecnici di diversa origine per consentirne il migliore riutilizzo; la selezione di rifiuti riciclabili da quelli indifferenziati, il recupero delle frazioni merceologiche valorizzabili e la riduzione degli scarti da smaltire.

Prende inoltre in carico i rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate organizzate dagli Enti di SubATO ( Comune di Aosta e Comunità Montane). EnVal si inserisce dunque nel flusso dei materiali dell’intera Regione, Valle d’Aosta aumentando il tasso di valorizzazione e limitando al massimo lo smaltimento finale.

EnVal è coerente, EnVal favorisce l’Economia Circolare.

Il Centro raccoglie i rifiuti urbani di 74 comuni appartenenti alla Regione Valle D’Aosta, insieme ai rifiuti speciali prodotti unicamente nel territorio regionale.

I rifiuti indifferenziati vengono inviati alla linea di trattamento meccanico biologico. Soltanto la frazione secca residuale viene smaltita in discarica. Umido e metalli vengono recuperati. I rifiuti differenziati a base cellulosica (carta e cartone) vengono recuperati ed avviate alle cartiere come materiale da macero mentre parte del verde biodegradabile viene recupero come biomassa vergine per produrre cippatino. Il multimateriale viene lavorato per renderlo conforme ai Consorzi di Filiera, vetro, metalli ferrosi, legno, raee, forsu e parte del verde biodegradabile vengono messa in riserva, valorizzati e successivamente avviati al recupero presso impianti dedicati.

Il conferimento dei rifiuti presso il Centro di Trattamento Rifiuti è regolamentato da una convenzione stipulata tra Enval e gli enti di SubATO, che regolamenta il servizio di trattamento dei rifiuti dal momento dell’accettazione alla gestione finale.

La fase d’accettazione dei rifiuti prevede il rilevamento del peso dei rifiuti e la verifica di conformità; successivamente avviene la compilazione dei registri e formulari di trasporto, come previsto dalle norme vigenti.

I rifiuti indifferenziati vengono processati nella linea di trattamento meccanico biologico dove la frazione secca viene separata da quella umida.  A seguita della sottrazione dei metalli che vengono mandati a recupero, il sovvallo secco viene pressato e smaltito in discarica mentre il sottovaglio umido viene sottoposto a stabilizzazione biologica per la produzione di terriccio di copertura.

I rifiuti differenziati, in base alla tipologia, vengono trattati e inviati ai centri  di competenza, per il conseguente processo di gestione e valorizzazione:   il multi-materiale viene selezionato in modo da separare gli imballaggi plastici da quelli in alluminio e ferro ed inviato, in base alla tipologia, da Corepla, Coripet, Cial e Ricrea.

Il cartone e la carta vengono invece selezionati, pressati e dopo aver subito un processo di “end of waste” inviati come materia prima seconda a Comieco, mentre il vetro viene ritirato da Coreve e il legno prima ridotto e successivamente inviato a Rilegno.

Il Centro di Brissogne  si occupa anche della frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU), ovvero la categoria di rifiuti comunemente denominata “umido”, destinandola a impianti di digestione anaerobica dedicati.

Una parte del verde biodegradabile (i rami di diametro superiore a 2 centimetri) viene recuperata per produrre cippatino, l’altra viene conferita ad impianti di compostaggio mentre i metalli ferrosi, i farmaci e le pile vengono inviati presso impianti di recupero o smaltimento  autorizzati.

Il Centro di trattamento di Brissogne tratta anche i rifiuti denominati RAEE, i rifiuti comunemente definiti elettronici, che vengono raccolti, stoccati in specifiche aree e in un secondo tempo inviati al CDC.

Il trattamento dei percolati e del biogas vengono effettuati nel rispetto di standard ambientali della Direttiva Discariche: il sistema di estrazione consente di mantenere il battente del percolato (Livello o quota di percolato nella discarica) costantemente al minimo mente la costante captazione  del biogas consente di minimizzare le emissioni diffuse e di produrre energia elettrica nel vicino cogeneratore.

L’efficienza dei presidi ambientali è drasticamente aumentata con il trasferimento dei processi di trattamento dei rifiuti in ambienti chiusi in cui sono previste superfici impermeabilizzate che consentono la raccolta e lo smaltimento delle acque contaminate e l’aspirazione ed il trattamento dell’aria esausta nel biofiltro. Le molestie olfattive sono state notevolmente ridotte. La costruzione dell’impianto di pretrattamento del percolato ha consentito di renderlo compatibile con lo scarico in fognatura e di depurarlo presso il vicino impianto del SubAto Monte Emilius anziché in impianti fuori Regione.